L'INQUINAMENTO LUMINOSO DEL CIELO
la pagina di Paolo Candy

"Il cielo è stato ed è una fonte d'ispirazione per tutta l'umanità. La sua contemplazione si è fatta tuttavia sempre più difficile e, come risultato, comincia oggi ad essere sconosciuto alle nuove generazioni. Un elemento essenziale della nostra civiltà e cultura si sta perdendo rapidamente, e tale perdita colpirà tutti i paesi della Terra."
   (Tratto dalla Dichiarazione sulla Riduzione degli Impatti Ambientali Negativi – UNESCO - Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, Parigi, 2 luglio 1992.)
 

Viaggiatori del tempo
ritroviamo
noi stessi
nello specchio
dell’universo.
                   (P. Candy)


 

New York - Mahnattan (1994): il cielo riflette esattamente il paesaggio terrestre, e le stelle non sono più visibili!
             Questo potrebbe essere il nostro futuro tra pochissimi decenni se non si interviene in tempo! (P. Candy)
 


 

Il mondo di notte I (1985-89). Immagine di W.T. Sullivan, University of Washington.      Il mondo di notte II (1995-99). Immagine di Craig Mayhew e Robert Simmon, NASA-GSFC.

Il mondo di notte
di P.Candy (2000)
L’immagine del mondo visto di notte, con le luci artificiali emesse dalle città, è stata costruita con i dati forniti dal Defense Meteorological Satellite Program (DMSP) Operational Linescan System (OLS).
In origine il sistema satellitare era stato progettato per individuare le nubi illuminate dalla luce lunare, e quindi per aiutare la navigazione aerea notturna. L’aviazione americana scoprì, tuttavia, che il sistema era in grado di rilevare ogni fonte luminosa artificiale proveniente dalla superficie terrestre, nei periodi di luna nuova.
Le aree più brillanti non sono necessariamente quelle più densamente popolate, come si può constatare comparando l’Europa orientale con la Cina e l’India.
Il confronto tra le due immagini mette in evidenza i cambiamenti avvenuti nell’arco di circa dieci anni. In Europa la Francia, la Spagna, l’Irlanda, la Turchia, la Polonia, la Grecia, la Norvegia e l’Italia sono i paesi che più degli altri hanno accresciuto le loro emissioni luminose verso il cielo. Il record spetta alla Sardegna, la Corsica, le isole Baleari, Cipro, Creta che dieci anni fa erano quasi “invisibili”. In Asia la Cina orientale e l’India sono le aree ove la luce è cresciuta di più. In Africa, in genere, la dispersione è diminuita rispetto a dieci anni fa tranne che sulla costa settentrionale e meridionale più estreme.
In Nord America la situazione è quasi “tragica”. Oltre a quasi tutti gli Stati Uniti, anche il Canada ed il Messico con i Caraibi sono ora ben visibili dallo spazio ripetto a dieci anni fa. Solo i deserti e le montagne rocciose sembrano resistere ancora. L’America Meridionale a nord, ad est, e a sud si mostra luminosa dove prima vi era il buio! Anche due tra i migliori siti dove sono dislocati famosi telescopi, sono visibili dall’alto: le Hawaii e le isole Canarie.
In Italia le zone più scure sono quelle montane, quelle relative alla “Maremma” Tosco-Laziale e a zone della Basilicata.

Come appare l’Italia dallo spazio di notte. Collage di immagini riprese nei primi anni ’90.






... DAL LIBRO...
"Il Cielo Stellato Patrimonio dell'Umanità" di P.Candy (2001)
Più velocemente di quanto non si creda, stiamo perdendo qualcosa che ha un valore inestimabile, che ci accompagna per metà della nostra vita. Avvolge metà del nostro sguardo, calma lo spirito e ritempra la mente. Fornisce al nostro metabolismo il senso del tempo e della direzione, aprendo il confine tra realtà apparente percepita ed attuale.
Stiamo perdendo il cielo stellato della notte.
Nell'arco di appena tre generazioni molti di noi hanno perso questa continuità con la natura, attraverso il cielo stellato, che ci hanno saputo garantire i nostri avi: una eredità tanto rara quanto lo sono tutte le specie in via d'estinzione sulla nostra astronave Terra!
Proprio ora che l'umanità si sta dischiudendo all'universo, pronta per il più grande di tutti i viaggi d' esplorazione, noi ci stiamo deliberatamente chiudendo la vista di questa  nostra ultima destinazione: le stelle!   Con il nostro spropositato uso della luce, noi potremmo "accendere" una nuova "Età oscura" per le future generazioni, un' Età in cui il senso di noi stessi, inseriti nel contesto cosmico universale, sia perso per sempre.
Ma cos' è la dispersione della luce verso il cielo? L'inquinamento luminoso del cielo, "light pollution" o luce che nasconde? E' l' oscuramento del cielo dovuto alle luci artificiali soprattutto delle città.
Spesso le nostre sorgenti di luce sono costruite senza pensare "al cielo", e senza pensare che l'energia emessa, in direzioni inadeguate, crea disagio all'ambiente circostante, abbagliando in alcuni casi i guidatori o i pedoni stessi, mettendoli in una condizione di minor acutezza visiva istantanea (provate a vedere cosa c'è è al di là di una lampada rivolta verso i vostri occhi al buio!). Non è certo con l' aumento di potenza che noi speriamo di poter vedere di più!
Per non parlare poi delle luci nei campi sportivi o usate per illuminare intere e vaste superfici: irradiano una luce brillantissima in tutte le direzioni, visibili anche da diversi chilometri e da chi non dovrebbe o vorrebbe essere illuminato (il cielo, condomini, conducenti, natura).
Tutto questo spreco di luce provoca l'inquinamento luminoso del cielo, una situazione spesso di insicurezza ed un' ulteriore spreco di denaro (spesso pubblico).
Posizionando in modo adeguato le lampade, munendole della giusta schermatura al fine di creare un fascio luminoso direzionale, adeguato alle esigenze, e allestendo ove possibile le lampade al sodio a bassa pressione (quelle giallo-oro con altissima efficienza e basso consumo), si possono trasformare intere città come Tucson (USA), risparmiando molti soldi, aumentando la sicurezza ed inquinando minimamente il cielo e l'ambiente!
Tuttavia rimangono alcune perplessità: le insegne luminose private, sproporzionate, a volte posizionate in alto nel bel mezzo di boschi (la natura vive i suoi bioritmi anche di notte!), visibili a chilometri di distanza, e l' uso sproporzionato dei fasci laser diretti a caso nell'etere, che hanno fatto già gridare "all'Ufo" interi paesi, non sono un esempio di poca attenzione alla natura, al cielo, all'uomo? Oggi esistono tv, radio, giornali, numeri verdi telefonici, agenzie di pubblicità, telefonini ...ecc, per lanciare al cliente i messaggi commerciali o che si voglia; perché calpestare la natura ed il cielo che abbiamo a fini personalistici? Il cielo è un patrimonio di tutti, per l'industria turistica, per gli studiosi, per i cittadini e per le future generazioni che hanno il diritto di goderne.
 

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I fasci roteanti o fasci laser sono un obrobrio demenziale! Uno spreco di energia insulso! Una mancanza totale di rispetto per l’ambiente naturale notturno! Un pericolosissimo incentivo agli incidenti automobilistici! Una delle cause degli avvistamenti degli UFO, essendo visibili a volte anche da centinaia di chilometri (senza che se ne sappia la fonte-stolto chi ne fa uso a questo scopo-)! (P. Candy)

I Monti Cimini come esempio di luogo da privilegiare
di P.Candy (2001)
Luogo straordinario dal punto di vista osservativo del cielo, i Monti Cimini sono rimasti quasi esenti dall'inquinamento luminoso, tuttavia sono in atto molte "aggressioni" di luci artificiali anche in questi luoghi naturalistici, quali i fasci roteanti, l'uso insano di lampade accese di notte in mezzo al bosco anti-ladri (!), la crescita diffusa e capillare di piccole costruzioni che comunque attivano illuminazioni artificiali.
C'è estremo bisogno di informare ed educare la gente all'uso proporzionato e discreto della luce artificiale in luogo naturalistico, e le amministrazioni pubbliche devono svolgere un'adeguata azione sia culturale che legislativa in merito.
Si è parlato di leggi e regolamenti per attivare canali culturali e giuridici a cui appellarsi e a cui fare riferimento per poter avere strumenti validi di verifica e di tutela dell'ambiente, specie di quei luoghi ancora incontaminati (o quasi), che devono per primi essere completamente preservati dai flussi luminosi diretti verso l'alto.
In Italia sono ancora tante queste zone e perciò bisogna lavorare per la loro salvaguardia: è un dovere civile, sociale e morale!

  Il cielo cittadino (by IDA) La stessa porzione di cielo (cittadino) vista da un sito buio:
                                                                                                                                 le stelle e la Via Lattea sono una vera attrazione! Il chiarore in basso è l’emissione naturale del cielo, lo “sky glow”.

Le giovani generazioni
di P.Candy (2001)
Molti ragazzi e giovani abituati ai palazzi cittadini ed alla luce intensa generata dai lampioni, non vedono più la volta celeste: non sanno cosa siano le costellazioni, o quella bellissima nube biancastra che sovrasta le nostre teste nelle notti estive, e cioè la Via Lattea ( la nostra stessa galassia!).
Non è purtroppo una fantasia; ma quello che si è constatato con l'apertura al pubblico e alle  scuole delle varie edizioni della Mostra Astrofotografica, dove si esponevano circa 300 foto a colori, originali, dei fenomeni più suggestivi e rari del cielo notturno e di quello diurno.
Durante le visite all'osservatorio astronomico dei Monti Cimini, i giovani dimostrano una profonda lontananza dal mondo reale naturale. Il contesto dell’osservatorio li fa immergere completamente nel tessuto vivo e pluridimensionale del legame cielo-terra, ove tutti i loro sensi sono attivati dai numerosi stimoli che sopraggiungono dall’esterno. I fitti boschi a perdita d’occhio, le dolci montagne, il prato che spazia sotto un cielo completamente visibile, i profumi incontaminati, il tatto dell’aria fresca e pura, la visione dei corpi celesti. Tutto questo è “inebriante” per un giovane, spesso abituato ai ristretti orizzonti cittadini, alle sollecitazioni “virtuali” dei locali pubblici, all’interazione “fittizia” con i mass-media e con i supporti multimediali (quando sono esclusivi). Il contatto con la natura cosmica, come risultato, offre sempre un pieno successo, riaccendendo l’entusiasmo e le pulsioni alla vita, aprendo l’essere umano alla speranza di un futuro migliore. I giovani hanno un estremo bisogno di speranza, di “idee”, luce per la loro mente. Cosa c’è di più appagante del sentirsi in armonia con l’universo intero?
Il futuro dell'uomo sulla Terra è strettamente legato alla sua capacità di saper realizzare uno sviluppo controllato e regolato in modo da non opporsi alla natura e alle varie esigenze della comunità, sapendo convogliare e ridistribuire razionalmente, con la massima armonia, le energie e le risorse disponibili nel mondo.
La bellezza del cielo stellato, con sotto un fondo buio, è uno spettacolo naturale di una bellezza estrema, che deve altresì essere preservato per le future generazioni, e deve essere continuamente scrutato per leggervi la storia e la scienza dell'uomo, il passato e il futuro della vita.

   simeis@tin.it